Buddhismo zen soto.
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Esprimere magnifici concetti filosofici, non serve a nulla se manca l'espressione in azione".
Il sentiero del Buddha va percorso con tutto il corpo; una semplice verità, un principio filosofico, se non espressi nell'azione restano vuota teoria, cibo per la mente. Come la determinazione, la speranza, le aspettative, le intenzioni per quanto buone possano essere, non creano nessun sentiero, nessuna direzione, nessuna esperienza; la via del Buddha è partecipazione. Anche un semplice gioco non posso comprenderlo se non giocando, partecipando.
L'azione creativa sta
nel ricevere, nel partecipare, tutto diventa uno.
Nella tradizione zen l'educazione è guidata dalla visione dell'espressione della natura originaria dell'uomo, a pieno contatto con l'ambiente circostante.
Per vedere la faccia e gli occhi di un altro, possiamo farlo semplicemente guardando con i nostri occhi, per vedere i nostri stessi occhi, abbiamo bisogno di uno specchio. La verità è nello specchio e lo specchio è nel rapporto, è solo nel rapporto che possiamo comprendere la verità della nostra natura originaria e non c'è modo di coglierla se non attraverso l'implicazione completa dell'essere, l'esperienza umana diretta, la sola dottrina non è che un idea.
La religione nello zen implica: aprire gli occhi di fronte alla realtà di se stessi.
Per imparare qualcosa si può andare a scuola, all'università, per diventare belli e magri si può andare in palestra, la frequenza di un "dojo" presuppone una rivoluzione nella propria vita.
"Studiare la via del Buddha è studiare se stessi e studiare se stessi è dimenticare se stessi, rimuovere ogni barriera tra se se gli altri" Dogen Zenji
Incontri di pratica e meditazione zen guidati da
Pasquale Shuten Esposito; seduta (zazen) e in movimento (kin hin). La pratica riguarderà diversi aspetti dello stare insieme e in rapporto allo spazio circostante.
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